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Zoom, sembra puntare sempre di più sul telelavoro, il cosiddetto smart working.
La variante Delta ed eventuali nuove varianti, stanno infatti spostando nel mondo il ritorno in ufficio e sono molte le aziende che sembrano puntare sempre di più proprio su questo elemento che potrebbe diventare caratterizzante, virus o non virus.
Dopo il boom della app dovuto al coronavirus, Zoom sembra non mollare, trasformandosi in una piattaforma per il lavoro, sia nel periodo di pandemia che potrebbe vedere il ritorno di chiusure e smartworking, che a priori.
Sembra infatti che nei prossimi anni lavoreremo sempre di più da casa, ed ecco che arrivano tante novità.
Una delle più interessanti, è la traduzione live del parlato durante le riunioni, la possibilità di aggiungere note su una lavagna virtuale e in generale l’utilizzo della realtà aumentata attraverso la app.
Luoghi di lavoro virtuali che potrebbero in futuro sostituire il lavoro in ufficio. Nonostante la spinta per un ritorno al lavoro classico, lo smartworking sembra destinato a crescere sempre di più.
La piattaforma utilizzerà l’apprendimento automatico e l’elaborazione del linguaggio naturale per realizzare le sue traduzioni.
Permetterà di fatto, nei limiti della AI di comunicare in tempo reale con persone che parlano in altre lingue.
Zoom si trasformerà così in una sorta di ufficio avanzato, capace di essere più efficace anche di un ufficio reale.
Un aggiornamento che sembra puntare a un futuro dove l’ufficio potrebbe essere sempre più virtuale, ma anche una novità che può mettere qualche dubbio; Zoom sembra infatti puntare a una crescita del settore, nonostante la situazione attuale che vede, più o meno, il mondo andare verso una riapertura generale.
Quello che è certo che è Zoom e altri strumenti sono entrati ormai a far parte del bagaglio del lavoro e saranno sempre più utilizzati grazie anche alle possibilità che offrono, sempre più complesse grazie alle intelligenze artificiali.
