Androidati – La nuova risorsa Android italiana La nuova risorsa Android italiana
Il Play Store di Google, torna a riempirsi di virus, continuando a tenere la sua nomea di store poco sicuro.
Nonostante i controlli di Google, sono sempre di più le applicazioni che bucano i sistemi di sicurezza, infettando gli smartphone con malware e spyware.
Le nuove app infette, sono principalmente giochi, ma non solo. Si tratta di prodotti sospetti, ma che potrebbero ingannare mascherati da giochi in trend a grazie al loro essere ben nascosti all’interno di produttori con diverse app all’attivo.
Una delle più temibili è un’app meteo, insospettabile che viene utilizzata per sostituire in modo automatico il launcher, installando successivamente altre app non richieste.
Una situazione davvero difficile che porta a evitare le app non prodotte da aziende note e ben riconoscibili. Cosa che porta a sua volta un danno per i piccoli sviluppatori, sempre a rischio di essere scambiati per produttori di app fraudolente.
La falla sarebbe il DSP Digital Turbine, presente in buona parte dei device Android, e in grado di dare autorizzazioni di questo tipo alle applicazioni, una volta intallate.
I nuovi virus infatti, si nascondo in app apparentemente normali che, una volta installate iniziano attività non autorizzate.
La falla potrebbe essere risolta nelle prossime settimane. Nel frattempo non possiamo che scoraggiare l’utilizzo di applicazioni non certificate.
Certo, è un peccato, dal momento che numerose applicazioni non contengono virus di alcun genere. Rischiare però la sicurezza del proprio smartphone per app secondarie, non vale davvero la pena.
Del resto dovrà essere Google stessa a rendere il suo store più sicuro e appetibile.
L’idea di rischiare un virus a ogni download, potrebbe infatti allontanare gli utenti, e di conseguenza anche gli sviluppatori.
Una situazione, quella della sicurezza sul Play Store, che ormai va avanti da anni e che sembra non avere una soluzione imminente. Tra casi di infezioni da milioni di device e eventi clamorosi, non si può dire che lo store di Google sia il fiore all’occhiello del pacchetto Android.
