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Android Oreo presente sul 12% dei dispositivi attivi

Dopo aver saltato un mese di aggiornamenti, Google è tornato a fornirci le sue aggiornate statistiche sulla distribuzione dei vari sistemi operativi Android. Numeri mensili che scattano una panoramica piuttosto puntuale del mercato del più noto e utilizzo OS per dispositivi mobili, e che ci permettono di dare uno sguardo privilegiato sul punto di diffusione dell’ultima versione di Android in termini di adozione sui dispositivi che risultano essere attivi su Play Service, rispetto alle versioni precedenti. Ma come sta andando?

Iniziamo con il rammentare come Android 8.0 Oreo stia riscontrando un ritmo leggermente più rapido di adozione rispetto agli “standard” di Google, da quando Android Nougat si è attestato all’11,7 per cento nello stesso periodo dell’anno scorso. Si tratta di un tasso di adozione che pare essere leggermente migliore del “collega”, ma che è di contro molto più lento rispetto a quanto non avvenga con l’adozione di iOS, su sponda Apple. Uno dei motivi alla base dell’accelerazione del ritmo sembra risiedere nel Project Treble, che non ha ancora visto un’adozione diffusa da parte degli OEM di Android. Treble è un’iniziativa di Google che permette di intercettare e adottare gli aggiornamenti in modo più rapido quando vengono rilasciati dagli OEM, ma la funzionalità viene fornita solo con dispositivi che eseguono Oreo out-of-the-box. Insomma, ne deriva che dovremmo tutti attenderci di vedere un tasso di adozione di Android P più veloce il prossimo anno, una volta che Treble diventerà mainstream tra gli utenti del robottino verde.

Nel frattempo, Android 8.1 Oreo sta ancora crescendo lentamente al 2,0% dei dispositivi attivi in ​​tutto il mondo. sommando la quota in mano ad Android 8.1 Oreo alla quota che è invece in mano a Android 8.0, ne deriva che attualmente l’adozione totale di Android Oreo è pari al 12%, con un ritardo rispetto a Android Nougat, Marshmallow e Lollipop.


Statisticamente, il report elaborato da Google ci dice che Android Nougat continua a guidare i numeri dei principali sistemi operativi della società di Mountain View con un’adozione del 30,8% dei dispositivi attivi totali. Android Marshmallow è attualmente in esecuzione sul 23,5% dei dispositivi attivi, mentre Android 5.0 e 5.1 Lollipop complessivamente consentono di raggiungere il 20,4%. Alle spalle di questi tre principali sistemi operativi si piazza il già rammentato Android Oreo, e poi Android 4.4 KitKat al 9,1%, Android Jelly Bean con un totale del 3,6%. Android Ice Cream Sandwich e Android Gingerbread continuano a sopravvivere con lo 0,3% e lo 0,2%, rispettivamente.

Ma che valutazioni poter trarre da quanto sopra? Secondo gli analisti, un sistema operativo Android Oreo che supera il 10% delle adozioni da parte degli utenti del sistema operativo della compagnia USA è certamente una buona notizia, soprattutto a causa dei nuovi requisiti di Google Play Store, che richiedono che tutte le app inviate al Play Store a partire da agosto abbiano come target almeno il livello API 26, che corrisponde a Android 8.0 Oreo. A partire da novembre, anche gli aggiornamenti delle app dovranno raggiungere il livello API 26 o superiore.

Si tratta comunque di un cambio che non dovrebbe turbare il lato utenza, che continuerà a usufruire di tutte le app di maggiore tendenza, come quella elaborata da https://casino.netbet.it/ o da altri grandi operatori dell’entertainment, senza dover necessariamente richiedere radicali aggiornamenti da parte dei sistemi operativi locali.

Per quanto concerne il futuro, riteniamo che molto dipenderà dalla prossima versione del sistema operativo di Android, che tra le principali novità contiene una serie di funzionalità di “benessere digitale” che dovrebbero rendere il rapporto tra le persone e gli smartphone più salutare. Ebbene… principalmente tali funzionalità dovrebbero essere un apparente controsenso per una società che basa buona parte dei suoi ricavi sui device tecnologici, considerando che le opzioni di Android P (questo il nome della nuova versione) indurranno forse a usare un po’ meno lo smartphone. Il software include infatti una serie di strumenti che diranno alle persone quando usano troppo il loro telefono e aiuterà loro a evitare di farlo in un primo momento.

Non ci resta che attendere novità e, per quanto concerne i nuovi tassi di adozione dei sistemi operativi Android, aspettare qualche settimana per il nuovo rilascio degli aggiornamenti!


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