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Riconoscimento facciale fallimentare per Android

Il riconoscimenti facciale di Android fallisce miseramente di fronte a una stampa 3d da 300 sterline.

E’ quanto si apprende di rettamente da Forbes che ha voluto fare questo esperimento dimostrando come la tecnologia di sblocco basata sul riconoscimento facciale, renda i dati sensibili assolutamente esposti di fronte al furto di un telefonino.

La copia 3d ha bucato la protezione Google, non è riuscita nell’operazione invece per quanto riguarda iPhone X che dimostra una tecnologia superiore mettendo in imbarazzo la grande G.

LG ha affermato di non consigliare il riconoscimento facciale come sistema di sblocco, e di consigliarlo solo se affiancato da PIN  impronte.

Samsung ha retto alla prova dell’iride, ma è crollata proprio sul volto, elemento che rende molto più semplice lo sblocco di un telefono.

Ovviamente la cosa non interessa le persone normali, ma vip e membri dei governi che potrebbero vedere il loro telefono rubato e hackerato.


Un semplice volto stampato, con un prezzo nemmeno eccessivo può farci entrare nel telefono di chiunque abbia scelto questa forma di protezione.

La medaglia di legno la vince One Plus 6, considerato il meno sicuro per quanto riguarda la tecnologia.

iPhone X si è invece dimostrato il sistema più sicuro e affidabile per chi possiede informazioni sensibili nel proprio smartphone (che di per sé è una cosa molto discutibile dal momento che i device smart NON sono sicuri ed è sempre meglio evitare di inserirci dentro immagini che non desideriamo vedere sul web).

La grande beffa però colpisce duramente Google che dall’alto del suo potere e delle sue capacità di sviluppo, sembra aver creato un sistema imperfetto, incapace di proteggere davvero i dispositivi, e diventato praticamente un modo più semplice di bucare uno smartphone rispetto ad un classico pin o a una gesture.

Possibile che non ci sia stato un beta testing e che nessuno abbia pensato alle stampe 3d?


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