giovedì, 28, Marzo, 2024
Cerca velocemente news, recensioni, guide, app, giochi ...
Home » Android » Google Maps copre il 98% del pianeta

Google Maps copre il 98% del pianeta

Le mappe di Google, si avvicinano sempre di più a alla copertura totale delle strade del pianeta terra.

Un risultato incredibile che vede una mappatura ormai al 98% delle strade del mondo.

Secondo il sito Cnet, Google Earth è riuscita a cattuare 36 milioni di miglia quadrate di immagini satellitari in alta definizione che coprono le aree in cui vive il 98% dell’intera popolazione.

Per quanto riguarda Google Street View, ci troviamo con 10 milioni di miglia di immagini.

Google Maps inoltre vanta 1 miliardo di utenti attivi ogni mese.

Per mappare il globo, Google ha utilizzato auto con speciali fotocamere.

Nelle zone dove non è possibile arrivare in auto, la compagnia ha mandato delle persone che speciali zaini trekker in grado di catturare le immagini.

Ci troviamo di fronte alla più grande mappatura del pianeta di tutti i tempi, pari solo alle immagini satellitari che Google Earth ci permette di vedere con una definizione e un dettaglio incredibili.


Quella di Google Earth si dimostra così una delle realtà più potenti di Google, se pensiamo agli albori di questa tecnologia, il livello di dettaglio e di informazioni attuale risulta a dir poco impensabile.

Resta da capire se, tutto questo controllo e queste informazioni possano danneggiare la privacy delle persone.

Molte sono le critiche ricevute da Google nelle sue operazioni di cattura delle immagini stradali.

Le auto di Google fotografano infatti senza ritegno qualsiasi cosa gli passi intorno e le censure sono spesso ridicole, gestite da intelligenze artificiali che nascondono i volti lasciando elementi estremamente riconoscibili delle persone, delle case e dei mezzi.

Quello che è certo è che la mappatura del mondo di Google è un risultato senza precedenti.

E chi sa se il prossimo obiettivo della compagnia saranno i pianeti solari e le loro caratteristiche morfologiche.

Staremo a vedere quale sarà il futuro di queste tecnologie.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *